Laguna Beach

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mercoledì 9 dicembre 2015

Do What u want cuz then can be too late

Ecco perche bisogna bisogna sempre contare solo su se stessi.

Parto dal presupposto che, fin da piccola,  ho avuto un carattere particolare.
Vi racconto una storia. È la storia di una bambina dagli occhioni blu. Una bambina silenziosa ma cui mente era talmente malefica da sembrare quella di un serial killer.
Sono cresciuta di flauti al latte, Pokémon, Dragon ball, Simpson e cartoni Walt Disney e del resto del mondo non me ne importava più di tanto.
Ho sempre avuto una predilezione per i viaggi, appena sono nata.
Ero una curiosona.  Volevo viaggiare e scoprire. Credo che un Po mi abbia influenzato mia madre con i suoi 4000 cataloghi di viaggi che abitualmente prendeva dalle agenzie di vacanze e leggeva la sera nel lettone.
Fin da piccola avevo le idee chiare. Volevo viaggiare, scoprire il mondo, conoscere culture, divertirmi,  ballare al ritmo della musica locale, assaggiare pietanze diverse, diventare una donna in carriera e soprattutto non avere la classica vita tradizionale fatta da famiglia, figli,marito e lavoro.  Ognuno nasce predisposto per qualsiasi cosa e nella vita fa le sue scelte.

Non ho mai voluto una vita ordinaria
e i segnali della mia mente contorta li avevo dati già in tenera età.
Primo segnale. Palma de Maiorca. Correva l' anno 1999. Avevo 5 anni. Villaggio turistico bellissimo dove pur di vincere un diploma per i giochi del Miny Club minacciai l'animatrice.
Facciamo il classico spettacolo serale del baby club all'anfiteatro; e alla fine dello show gli animatori avevano voluto che ci presentassimo uno ad uno. Ricordo ancora il bambino prima di me che si chiamava Matteo e voleva fare il veterinario.
Tocca a me. Piccola boccolosa paffuta.  Tutti gli occhi su di me. Quelli sguardi classici degli adulti che ti guardano come se fossi un tenero mashmellow gommoso e colorato e ti domandi "ma perché..."
Arriva l'animatrice corrotta: "Ciao come ti chiami?" -Denise.
"Quanti anni hai?"- 5.
"Cosa vuoi fare da grande?" - Non mi voglio sposare.
Una persona si aspetterebbe la dottoressa, l'astronauta o il veterinario. Io risposi semplicemente così e a distanza di 16 anni realizzo che come risposta non c'entrava nulla ma vabbé. Ricordo le risate che provenivano dalla platea. Ero arrabbiatissima.  Soprattutto perché tra le risate da piagnistero c'erano anche quelle di mia sorella ormai 15enne e di mia madre.
Ero arrabbiata,  un Po come quando dicevo a tutti gli amici dei miei genitori che mio padre sarebbe stato l'unico uomo della mia vita. Si mettevano a ridere e io in risposta alle loro grandi risate me ne uscivo con un "Ve lo dimostrerò ".
Infatti mio padre è l'unico uomo della mia vita, anche se non ho rispettato i suoi patti che mi ripeteva quando ero una povera liceale, ovvero:" Non puoi baciare nessuno fino ai 18 e non puoi avere rapporti fino ai 24 anni". Scusa papà.
Mio padre è pugliese. Un gelosone e sempre con costui mi scontrai a 14 anni, dove ebbi il secondo segnale del mio Dna di donna indipendente e viaggiatrice.
Ero appena uscita dall'esame di terza media e per festeggiare il mio uomo terroncello,  talmente scuro che ogni volta che oltrepassiamo la dogana svizzera lo fermano credendolo un clandestino, mi portò dall'anguriere.
Inizia una conversazione.
Io: "Papá"
Lui:"Dimmi"
Io": Voglio fare un anno negli Stati Uniti al quarto anno di liceo ".

Mi guarda come se avessi detto che sarei andata ad un Rave party ed esclama - " Ora lo dici perché sei piccolina e hai tante fantasie ma alla fine non lo farai ".
Parte una mini discussione sul fatto che era davvero un'esperienza che volevo fare e che l'avrei fatta, comunque nelle sue risposte c'era un Po di nervosismo. Sotto Sotto mi conosceva e quando voglio fare qualcosa la faccio.
Poi boh. Sarà perché sono segno dell'Acquario e come dice Paolo Fox sono testarda,  impulsiva, viaggiatrice, libertina e controcorrente; in più se mi dicono di non fare qualcosa , puntualmente al 90% la faccio.

Passano 3 anni di liceo. Nel frattempo giro il mondo con mamma.Tunisia, Egitto, Santo Domingo e Francia.  Egitto per la 15esima volta.  Amo l'Egitto , il mare, il clima, la storia.

Arriva il bellissimo anno 2010. Precisamente Settembre 2010. Mi informo su tutte le associazioni con le quali era possibile fare un'esperienza all'estero. Mi iscrivo con il complotto di mamma e una vaga autorizzazione di mio padre convinto che alla fine non avrei mai superato le selezioni e non sarei mai partita.
Ho dovuto fare 400 test, attitudinali,psicologici, di inglese, colloqui, presentare i voti scolastici, parlare con le mie insegnanti, compilare fascicoli lettere di presentazione insomma; una selezione che è durata 5 mesi.
Con tale associazione tu inserivi da un minimo di 3 fino ad un massimo di 10 nazioni ( e la durata) dove tu avresti voluto trascorre l'esperienza interculturale e poi stava alla rispettiva associazione valutare lo stato idoneo a te , anche in base alla graduatoria.  Insomma un macello. Al primo posto misi Stati Uniti e a seguire Argentina, Brasile, India,  thailandia e Messico. Insomma tutti posti abbastanza vicino casa.
Gennaio 2011. Aspettavo l'esito. Il mese più ansioso della mia esistenza.  Aprivo ogni volta la casella postale per vedere quando arrivasse la lettera con l'esito.
Prima settimana di Febbraio.  Mia madre era via in vacanza a Cuba.
Vado a casa. Apro la casella e vedo il bustone bianco.
Aspetto di essere seduta sul letto prima di leggere. Avevo paura di un eventuale svenimento.  Apro.
"Congratulazioni.  Hai vinto una borsa di studio per un annuale in USA. Partenza ad agosto. "

Gli altri 40 fogli neanche chi lessi. Ero al settimo cielo.
Mamma non potevo chiamarla perché era a Cuba. Prendo e chiamo papà -"papà ce l ho fattaaaa!!!!! Vado un anno in America!!!".
Silenzio dall'altra parte del telefono.  -"Papà? Papà? "....
Dopo un Po mi dice -"Tu non vai da nessuna parte." E mi butta giù il telefono.

Non ho mai pianto così tanto. Prendo e dalla disperazione chiamo mamma a Cuba.
Mi risponde con quel tono di voce felice di una madre che sente la voce della figlia dopo un Po -"Pronto amore..."
Scoppio a piangere in panico. Non riuscivo a parlare da quanto singhiozzavo.
Mia madre ha preso un colpo. Ha pensato mi avessero stuprato, rapinato, piacchiata, fosse morto qualcuno.
Mi calmo un Po e riesco a dire-"Mi è arrivata la lettera vado negli Stati Uniti e papà non vuole".
Mia madre mi manda beatamente a quel paese e dice che quando sarebbe tornata ci avrebbe pensato lei.
Per convincere mio padre ci sono voluti 2 mesi.
Vado in Texas. Un anno in Texas. Luogo più selvaggio degli States. L'anno più bello della mia vita.

Dopo 3 anni quasi 4  devo ancora riprendermi dal rientro in Italia.

Ritorno,  mi diplomo, festeggio la maturità al concerto dei Bon Jovi, viaggi in Kenya, Egitto ecc e mi iscrivo a legge. Non l'avessi mai fatto.
Arriviamo a quest'anno.
Quest'anno sono stata travolta improvvisamente da un evento.  Mi sono innamorata.
Io sono una difficile e soprattutto di avere storie non mi importava. Ero libera, felice, andavo a ballare, viaggiavo e l'idea che qualcuno potesse improvvisamente modificare la mia vita mi spaventava.

Però è vero. Al cuor non si comanda. Rapporto bellissimo.  Da invidia. Da pura invidia. Non tutte le persone che si amano stanno assieme, può essere il momento sbagliato.
Siamo uguali in molte cose e diversissime in altre.  Lui è da famiglia e casa e gli piacerebbe avere figli in futuro e non piace la discoteca, viaggiare e l'Egitto .
Io amo viaggiare,  non voglio figli, mi piace la discoteca e amo l'Egitto.
Premetto che lui ha anche 7 anni in più di me.

Comunque avevo messo tutto da parte, viaggi e serate per stare con lui. Alla fine preferivo una serata tranquilla con lui che da sballo in discoteca e avrei limitato la mia voglia di viaggiare pur di stare con lui e soprattutto,  se la storia fosse andata avanti, in un futuro avrei anche pensato di creare una famiglia con lui.
Ero innamorata. Anche lui ma forse non quanto me.

Ultimamente discutevamo per piccole cose ma piccole litigate. La colpa è del 50 e 50.
A fine Novembre stanco delle continue litigate mi lascia.  E vuole ritornare amico. Migliori amici come prima.
Sono stata malissimo. Davvero davvero male. Ho pianto e non ho toccato cibo per una settimana soprattutto perché avrei cambiato me stessa per lui.

Ora dopo quasi un mese, quella settimana mi è servita.
Ho capito che non bisogna mai cambiare per gli altri. Ho capito che la vita è una e devi godertela al meglio,  come lo desideri .
Ho capito che la mia vita è ancora altro. Voglio ancora girare il mondo.

se vuoi fare una cosa. Do it.

Non cambiare per nessuno. Mai.

Do what you want now, cuz can be too late.

Un bacio
La bimba paffuta








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